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ROBOTICS, FESTIVAL DI ARTE E ROBOTICA E ALTRE TECNOLOGIE
IV EDIZIONE


ARTE, SCIENZA E TECNOLOGIA

7 DICEMBRE 2022
Dalle 16,30 alle 18.
Urban Center, Corso Cavour, 2/2, Trieste
 

Presentazione di tre video, di tre artiste del Gruppo78, mettendo a confronto, con l’intervento di Maria Campitelli, tre diverse modalità operative e concettuali. 

I’m h di Paola Pisani è un’opera significativa del 2020, – con supporto musicale di Ivan Petrov – presente alla mostra Artistic Technological Investigations all’interno di ROBOTICS 2, al Museo Carà di Muggia, promosso dal Gruppo78, e facente parte di ESOF (European Science Open Forum).
Già il titolo indica un particolare atteggiamento dell’artista che in pratica si identifica con l’”h” della celebre formula del fisico quantistico tedesco Max Planck, dove “h” è il simbolo del quanto d’azione, la costante fisica che rappresenta l’azione minima di un’energia per un tempo. Cioè l’artista traspone la formula scientifica su di sé, trasformandola in un’esperienza spirituale individuale dove la costante diviene la volontà che consente di operare una trasformazione atta a mutare lo status del pianeta – innescando il discorso del cambiamento climatico – ma soprattutto lo status interiore in prospettiva di una riqualificazione esistenziale globale; al fine – dice l’artista – di costruire “una propria maniera di stare al mondo” infilandovi pure una riflessione sull’inquinamento, specie quello acustico. Il video ci appare come una poetica continua trasformazione tra cielo e terra, con una presenza adombrata della sfera del pianeta, e la comparsa di quei carnosi fiori ermafroditi che poi saranno protagonisti nella mostra La natura segreta.

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ECTHOgame ECOlogicalETHical game di Cecilia Donaggio Luzzatto Fegiz è un gioco ecologico, etico, partecipato. La sua finalità è di educare all’ecologia. I proventi della pubblicità sono devoluti ai progetti utili alla salvaguardia del pianeta. Il gioco digitale, utilizzato soprattutto dai giovani, può diventare un luogo dove si acquisiscono informazioni e si trasmettono valori. La narrazione del video si attesta principalmente sull’inquinamento del mare, tema già sperimentato dall’artista in intense quanto inquietanti opere ad olio su tela, maturate da eventi reali come il disastro della petroliera che nel 2013 ha sparso il suo pericoloso contenuto nel Golfo del Messico.
La presentazione di Cecilia Donaggio Luzzatto Fegiz viene integrata dall’intervento – collegato in streaming – del giovane Simone Di Mauro, designer interattivo particolarmente interessato alle visualizzazioni in 3D, che illustra gli aspetti tecnici della strutturazione del game, per cui, ad esempio, una piccola medusa riesce ad eliminare le innumerevoli presenze di materiale plastico cosparso nel mare.

jellyfish
Savetheseal

Ocean Garden di Elisa Zurlo è presentato in VR 360 per attivare una nuova modalità di percezione, immersiva: l’Oceano appunto come entità sempre in movimento.
Metamorfosi, trasformazione, sono topos ricorrenti nel lavoro di Elisa Zurlo: al centro l’idea di mutevolezza, caducità, evoluzione, che le immagini, le tecnologie e gli elementi culturali attuano nel tempo, incessantemente come quelli naturali.
Ocean Garden allude, in questo momento di cambiamenti, al potenziale oceanico dell’essere umano. Un invito a ricreare una nuova fioritura, una dimensione viva, metaforica, evolutiva dell’esistenza. Un dialogo tra forme ereditate e linguaggi nascituri.
Ocean Garden vuole indicare anche il ruolo assunto dagli artisti nella trasformazione della società, nella guida al recupero della vita oceanica dentro di noi e alla sua fioritura, un giardino metaforico nato da un andamento fluido e di potente movimento.
Ocean Garden si avvale della collaborazione di Carmelo Settembrino per il compositing e di Maurizio Pasetti per le musiche.

Ocean Garden 1-Elisa Zurlo
Ocean Garden 2- Elisa Zurlo
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