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WEBINAR
Durante la mostra di STELARC AL Magazzino 27 del Porto Vecchio, a Trieste, si svolgerà dal 31 agosto al 6 settembre, con cadenza quotidiana, un importante ciclo di webinar con personalità di calibro internazionale a sostegno e integrazione dei contenuti di ROBOTICS festival di Arte e Robotica e altre tecnologie.
L’orario sarà prevalentemente alle ore 19, salvo i collegamenti con gli Stati Uniti (Ken Rinaldo) e l’Australia (Stelarc) in cui si dovrà tener conto del diverso fuso orario.

Calendario WEBINAR

[La piattaforma utilizzata sarà zoom]

Lunedì 31 agosto ore 19
SALVATORE IACONESI – ORIANA PERSICO
Data Meditations: nuovi rituali per nuovi mondi possibili

 https://us02web.zoom.us/j/84171993371?pwd=MG95QWRoUFBwZk5nL1JFRngyck14Zz09

 

ID riunione: 841 7199 3371

Passcode: 688060

Cosa possiamo imparare su noi stessi attraverso i dati che generiamo ogni giorno? Come possiamo usarli per aumentare la consapevolezza di sé, creare nuove relazioni e riunirci intorno a loro per osservare noi stessi e l’ambiente?
Per 5 giorni un gruppo internazionale di persone ha raccolto dati sulla propria vita per sperimentare un nuovo rituale: la Data Meditation, una mediazione quotidiana attraverso i dati. La mostra racconta cosa è successo nei 5 giorni, consentendo al pubblico di scoprire i dati che le persone hanno raccolto e condiviso durante il rituale, fare esperienza di una sessione-tipo di mediazione, e di fare un salto in un futuro prossimo in cui data-meditation è una pratica sociale diffusa. Un mondo possibile, dietro l'angolo, in cui gli esseri umani iniziano a concepire dati e computazione da processi estrattivi a fenomeni generativi ed esistenziali.

CREDITS
Concept by: HER: she Loves Data || https://www.he-r.it/
Coordinated by: Salvatore Iaconesi, Oriana Persico and Daniele Bucci
With the support of: Leonardo Gerritse 

A cavallo fra arte, ricerca, interaction design e comunicazione, Salvatore Iaconesi e Oriana Persico lavorano insieme dal 2006 sotto il marchio di AOS – Art is Open Source. L’insegnamento universitario, la creazione di intelligenze artificiali e sistemi interattivi, l’animazione di performance globali che attraversano i media, le città, i corpi e le pratiche del quotidiano, sono solo alcuni degli
strumenti usati dal duo per suggerire scenari che consentono la reinvenzione sistematica della realtà ordinaria. Salvatore e Oriana hanno partecipato a festival ed eventi internazionali, esponendo in musei e gallerie.

Martedì 1 settembre ore 19
DERRIK de KERCHKOWE

 https://us02web.zoom.us/j/86541287733?pwd=L3lvTkZjS3JjZERnRUpxdUtybjBqQT09

ID riunione: 865 4128 7733

Passcode: 770448

Dialoghi con robot, una nuova letteratura da Replicant a Replika
La prima edizione di Blade Runner (1982) permetteva immaginare che l’amore fra l’umano e la bella replicante androide era possibile. Però, come Lei e Ex Macchina, si trattava solo di film, così per dire simulazioni di simulazioni. Intanto queste opere molto famose pongono una domanda pertinente sui rapporti intimi da prevedere ormai fra umani e robot. Una novità tecnica che cambia il discorso è stata l’uso dell’IA per riprodurre conversazione innovante e credible a partire da scambi reali sugli social media tra persone separate o sparite in periodi antecedente. Si annuncia una nuova letteratura tra finzione e realtà così intima e vissuta veramente?

Derrick de Kerckhove è un sociologo e giornalista belga naturalizzato canadese. Sociologo, accademico e direttore scientifico di Media Duemila, ha diretto dal 1983 al 2008 il McLuhan Program in Culture & Technology dell’Università di Toronto.

Mercoledì 2 settembre ore 19

ROSARIO SORBELLO. I robot umanoidi e gli esseri umani insieme per nuove forme d’arte nella nostra società del futuro.
ID riunione: 846 8081 3820
Passcode: 778198

Le nuove frontiere della ricerca nell’ambio della moderna Robotica Umanoide saranno oggetto di discussione nel seminario del prof. Rosario Sorbello docente di Robotica e Co-direttore del RoboticsLab presso il dipartimento di Ingegneria (DI) dell’Università degli Studi di Palermo. Il Webinar sarà incentrato sulla capacità di un Robot Umanoide di percepire, dialogare e interagire in una interazione a lungo termine nelle attività artistiche e sociali a stretto contatto con gli esseri umani in una società del futuro che li vedrà entrambi inclusi e protagonisti.
In che modo la forma umanoide da un robot potrà credibilmente influenzare l’interazione tra le persone? Che effetto potranno avere questi umanoidi sulle nostre emozioni e sulle nostre scelte comportamentali? Come viene alterata la nostra capacità di riconoscere un essere umano dinanzi ad un robot capace di emularlo e di migliorarlo? Come un robot umanoide potrà essere co- protagonista con l’uomo per la realizzazione di nuove forme d’arte? A queste ed ad altre domande darà la risposta e il proprio punto di vista il prof. Sorbello provando a delineare come potrà cambiare la qualità della vita quando questi robot umanoidi saranno parte integrante della nostra società in un futuro molto prossimo.

Giovedì 3 settembre ore 19

Emanuela Del Dottore. I ROBOT CI SOMIGLIANO
ID riunione: 857 1243 9102
Passcode: 853131

La biorobotica, nella sua accezione di robotica bioispirata, si pone come sfida quella di trarre ispirazione dalla Natura e dal mondo degli esseri viventi per fare innovazione e realizzare nuova tecnologia al servizio dell’Uomo. In particolare, l’obiettivo è quello di imitare le capacità di reazione e di adattamento degli organismi naturali ad ambienti che cambiano dinamicamente, non sono strutturati e quindi meno prevedibili. I robot ispirati a queste proprietà biologiche dovrebbero quindi essere in grado di operare in contesti naturali, fuori dalle fabbriche, ad esempio in attività di monitoraggio dell’ambiente, in agricoltura, così come per l’esplorazione di nuovi pianeti o in azioni di salvataggio dopo un disastro. L’ambito medico è un altro settore di grande interesse per realizzare endoscopi e nano-robot minimamente invasivi. In questo contesto, recentemente le piante sono state prese a modello per realizzare nuovi robot e tecnologie avanzate. In particolare, IIT ha sviluppato il primo robot ispirato alle radici delle piante per l’esplorazione dei suoli, denominato plantoide. Partendo dallo studio delle capacità sensoriali delle radici e i loro movimenti legati alla crescita per aggiunta di nuove cellule a livello apicale, abbiamo sviluppato un robot che è in grado di muoversi nel suolo costruendo il proprio corpo. Il processo consiste in una stampante 3D miniaturizzata all’interno dell’apice radicale robotico che consente la deposizione di strati successivi di un materiale termoplastico, imitando così la crescita naturale. Come nella radice naturale, la direzione di crescita è data dai sensori integrati nella punta per monitorare gradienti di acqua, o altre sostanze, seguire la gravità, evitare gli ostacoli. A ogni sensore è associato un movimento tipico delle piante, chiamato tropismo, ovvero la radice cresce verso o lontano da uno stimolo ambientale, a seconda che sia positivo o negativo per la pianta.
Un altro modello ‘verde’ attualmente studiato all’IIT per fare innovazione nel mondo ingegneristico è rappresentato dalle piante rampicanti. L’obiettivo è tradurre le caratteristiche di queste piante in robot che si muovono crescendo e utilizzando supporti esterni, quali pali o altre piante, per esplorare l’ambiente circostante, proprio come la controparte biologica. Le applicazioni possono andare dall’archeologia, all’esplorazione di ambienti angusti, al salvataggio.

Biologa, dirige il Centro di MicroBioRobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Pontedera (Pisa). Nel 2012 è stata coordinatrice del progetto europeo che ha dato vita al primo robot pianta al mondo, il plantoide, Oggi è a capo del progetto GrowBot per la creazione di robot in grado di arrampicarsi e adattarsi all’ambiente circostante, come fanno le piante. Nel 2015 Robohub, l’ha inclusa tra le 25 donne più geniali del settore. Pluripremiata, con Longanesi ha pubblicato La natura geniale.

Venerdì 4 settembre ore 19
Denis Jaromil Rojo con Andrea D’Intino. ZENCODE: UN LINUAGGIO CONTRO LA TECNOCRAZIA

https://us02web.zoom.us/j/87288686882?pwd=ajBqak1qSS9IdFVVejVkTmpoZElNQT09

ID riunione: 872 8868 6882
Passcode: 068185

Zencode è un potente strumento contro la tecnocrazia e per la democratizzazione dell’informatica: un linguaggio simile all’umano,computabile e sicuro, che funzioni ovunque, in grado di autenticare, firmare, verificare e proteggere qualsiasi base dati. È statosviluppato in seno al progetto faro europeo DECODE e permette di definire in modo semplice e chiaro trasformazioni
di dati anche complesse utilizzando le potenzialità della crittografia più avanzata. Il software è libero e open source, disponibile per qualsiasi piattaforma ed anche online all’indirizzo https://Zenroom.org con la documentazione su https://dev.zenroom.org
In questo workshop faremo una introduzione ed una dimostrazione delle potenzialità di questo strumento.

Jaromil, nome d’arte per Denis Rojo, è l’hacker che ha dato vita alla fondazione Dyne.org nota in tutto il mondo per le applicazioni software, le distribuzioni GNU/Linux. Dottore in filosofia della tecnologia, artista e artigiano del software, Jaromil si ispira all’etica del software libero varcando il confine tra arte, codice e attivismo, con particolare attenzione all’etica ed alle problematiche di adattamento, riuso ed accessibilità della tecnologia.
Ha conseguito il premio “Vilém Flusser” (Transmediale, Berlino 2009) dopo aver diretto per 7 anni il dipartimento di ricerca e sviluppo dell’stituto Olandese di Media arte. Nel 2014 è stato annoverato tra i 100 innovatori sociali più; influenti d’Europa (Purpose Economy). Assieme a Francesca Bria, Jaromil è alla guida tecnica di DECODE, primo progetto di ricerca della Commissione Europea su tecnologie distribuite per il controllo dei dati personali.

Sabato 5 settembre ore 15.30
Ken Rinaldo. SIMBIOGENESI TRANS-SPECIE; DOVE ROBOT E BATTERI COEVOLVONO
ID riunione: 874 8738 2664
Passcode: 561469

Le intersezioni in cui la macchina, l’animale, la pianta, i batteri e gli esseri umani si incontrano, indicano dove esiste il nostro futuro. Tre decenni di creazione di arte robotica interattiva mi hanno insegnato che i sistemi viventi forniscono i modelli definitivi di ciò che la tecnologia può diventare. La comunicazione è al centro del mio lavoro con il desiderio di abbattere e rivelare comportamenti, processi e schemi inerenti alle specie naturali e ora semi-viventi. Il mio lavoro espone la bellezza che stasotto, insita in questa intercomunicazione di tutte le specie (organiche e macchiniche) in tutte le scale.
Mentre i batteri anaerobici si sono ritirati nel nostro stomaco 2,5 miliardi di anni fa, ora intrecciati in simbiosi con la nostra sopravvivenza, così anche noi ci ritiriamo in un comodo sacco embrionale, avvolti dalle nostre tecnologie. Sta emergendo una nuova specie nè umana né meccanica, e noi stiamo diventando e siamo già diventati simbionti.

Tuttavia, la tecnologia presenta sfide sociali e ambientali e si evolve più rapidamente di quanto un sistema di vita naturale, biologicamente intrecciato, possa coevolversi. Questo discorso offre osservazioni e soluzioni, su dove stiamo andando, con tecnologie che sembrano più parassitarie che simbiotiche.
In questo discorso, l’artista neo-concettuale riconosciuto a livello internazionale Ken Rinaldo discuterà di lavori, come l’Opera per insetti morenti, in cui gli insetti compongono automaticamente l’opera in tempo reale, utilizzando l’intelligenza artificiale.

Scatter Surge ritratti di batteri e olobiomi prodotti da cellule umane viventi e batteri raccolti da cellulari robotici.
Polifonia fusiforme, dove sei sculture robotiche tracciano il calore del corpo umano per creare musica con le strutture facciali degli interagenti. L’opera Augmented Fish Reality contiene i primi robot pilotati da pesci del pianeta. The Enteric Consciousness è un’opera che consente ai batteri viventi di controllare una gigantesca lingua robotica e progettata per dare agli esseri umani un massaggio di lusso. E i Paparazzi Bots, robot progettati per seguirti e manipolarti per sorridere, servono per elevare tutti alla fama di selfie robotici

Artista neo-concettuale americano ed educatore artistico, noto per la sua robotica interattiva, l’animazione 3D e le installazioni BioArt. Nel 2000 ha ricevuto il primo premio al VIDA 3.0 International Artificial Life Competition for “Autopoiesis”; nel 2001 la stessa opera ha ricevuto una menzione d’onore al Festival Ars Electronica di Linz; Nel 2004 “Augmented Fish Reality”, un robot pilotato da pesci, ha vinto un premio di distinzione allo stesso festival. Rinaldo dirige l’Art and Technology Program presso il Department of Art della Ohio State University.

Domenica 6 settembre ore 19
Stelarc. SISTEMI DI IBRIDI MACCHINA-UOMO: CORPI DA BRIVIDO, INCAUTI & CONTESTABILI

 https://us02web.zoom.us/j/88928178967?pwd=RkJrMFdiVXRXdk1acytXMnJRamo1UT09

ID riunione: 889 2817 8967

Passcode: 699697

foto Peter Cheng

Il corpo è diventato una chimera contemporanea di carne, metallo e codice.
Il suo metabolismo, la muscolatura, le capacità sensoriali e cognitive sono cablate a strumenti, macchine e sistemi computazionali. I corpi diventano effettori finali per altri corpi in altri luoghi e per macchine situate altrove, generando cicli interattivi e coreografie ricorsive di interazione. Vediamo con altri occhi e ascoltiamo con altre orecchie e siamo spinti da altri corpi e macchine che
si trovano altrove. I nostri sensi sono condivisi e la nostra capacità di agire è distribuita. Con feedback multipli e ad alta fedeltà, le nostre esperienze con i nostri robot passano dalla semplice tele-presenza alla tele-esistenza. Sei dove si trova il robot, vedi quello che vede il robot e il robot fa quello che fai tu. L’esperienza fa crollare la distinzione tra biologico e macchinico e fa crollare la distanza psicologica tra il corpo e il robot. Ciò che significa essere umani è non rimanere affatto umani.

Stelarc esplora architetture anatomiche alternative, interrogando questioni relative alla capacità di agire, identità e postumano. Si è esibito con una terza mano, una scultura dello stomaco e un esoscheletro, un robot ambulante a 6 zampe. Fractal Flesh, Ping Body e Parasite sono performance su Internet che esplorano coreografie remote e involontarie. Ha costruito chirurgicamente con la crescita di cellule staminali, un orecchio sul braccio, abilitato a Internet. Nel 1996 è stato nominato Professore Onorario di Arte e Robotica presso la Carnegie Mellon University, Pittsburgh e nel 2002 è stato insignito del Dottorato Honoris Causa dalla Monash University, Melbourne. Nel 2010 ha ricevuto l’Ars Electronica Hybrid Arts Prize.. Stelarc è attualmente un Distinguished Research Fellow, alla School of Design and Art, Curtin University.

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